23 Nov Cambiare rotta
Il ruolo del coaching nei processi di cambiamento.
La necessità di cambiamento nel business non è mai stata importante come oggi: dire “ha sempre funzionato, continuiamo così” non è più pensabile, e sono sempre più numerose le realtà organizzative che hanno capito che se non si cambia rotta, si rischia di andare a finire proprio dove siamo già diretti.
Ma cambiare, soprattutto nel mondo degli affari, porta con sé molte ansie e incertezze: e se fosse solo la moda del momento? E se non farà alcuna differenza? E se appena finito dovremo cambiare di nuovo?
Il cambiamento è difficile anche e soprattutto per il leader: in un momento in cui le opportunità di promozione e aumenti salariali si stanno riducendo, come fa un uomo d’affari a mantenere, gestire e motivare il suo staff?
In questo contesto il coaching serve a concretizzare quelle frasi sui dipendenti che sentiamo spesso e che altrimenti sono prive di senso: “Le persone sono la nostra migliore risorsa”, “Siamo un’azienda fatta di persone”, e così via.
Il coaching si configura così come uno strumento e uno stile manageriale di una cultura rinnovata, grazie alla quale l’intera azienda potrà affrontare il cambiamento in modo più equilibrato e sereno, vedendolo non come un incubo ma come una sfida costruttiva.
Il fattore del coinvolgimento
Un fattore fondamentale del cambiamento è il coinvolgimento: è molto più facile e conveniente far partecipare i diretti interessati alle manovre in atto, invece di comportarsi come l’autorità che li mette di fronte a tutto già avvenuto. Cambiare richiede alla cultura organizzativa un’attenzione particolare nello sviluppo di soluzioni innovative capaci di rafforzare il coinvolgimento e l’integrazione di tutti i livelli aziendali.
Immaginiamo per un attimo di essere un middle manager, ruolo che in azienda spesso rappresenta la spina dorsale dell’organizzazione. A causa di un mutamento di mercato, il CEO ha deciso un cambio di strategia, accentuando l’importanza del presidio commerciale sul cliente. Se questa nuova strategia, come purtroppo spesso accade, non è costruita ed implementata mediante dei principi di management, è molto probabile che nel “telefono senza fili” del messaggio all’interno dell’organizzazione al middle manager arrivi un input che suona generico, insignificante, astratto, davanti al quale egli avrà un solo pensiero: “e ora che faccio?”.
Accompagnare e sostenere il cambiamento comporta una rottura dei vecchi schemi di riferimento e l’introduzione di nuove modalità operative, mirate a stabilire rinnovati equilibri all’interno del sistema aziendale. In questo contesto il coaching è uno strumento privilegiato utilizzato da manager aziendali, team leader e responsabili HR per migliorare il proprio stile di management e supportare al meglio la crescita professionale dei propri collaboratori.
I benefici e il valore aggiunto del coaching sono così elevati che molte aziende hanno scelto di costruire all’interno della propria organizzazione, una vera e propria cultura del coaching, massimizzando l’uso dei talenti interni a tutto vantaggio della motivazione, del clima d’impresa e dei risultati di business.